Andiamo ad analizzare quali sono i dispositivi elettronici adatti alla misurazione della febbre nell’ambito dell’emergenza Coronavirus, come vanno collocati e il loro costo
Sappiamo ormai tutti che uno dei sintomi che può diagnosticare il virus Covid-19 è la febbre e per questo le autorità nazionali, regionali e OMS, per contenere il contagio, stanno cercando d’individuare quelli che possono essere delle metodologie condivisibili ed efficaci a tale scopo. Garantire un veloce e sicuro recupero delle attività lavorative durante la fase 2 sembra essere un imperativo e per questo sono diverse gli accorgimenti, i consigli e gli obblighi che vengono imposti. Andiamo a scoprirli insieme.
Le nostre abitudini cambieranno sia sul posto di lavoro, sia quando ci recheremo in un negozio o all’interno di un’attività commerciale. Guanti, mascherine e prodotti igienizzanti saranno la base di un buon metodo che permetterà di combattere il Coronavirus alla radice, oltre al mantenimento della distanza tra un soggetto e l’altro, tra 1 e 2 metri.
Oltre a tutto ciò però è consigliato anche effettuare la misurazione della temperatura corporea delle persone, dipendenti e clienti, che debbano entrare in particolari spazi, come quelli di lavoro o di vendita al dettaglio. Il nostro ambito lavorativo ci vede in questo senso ad essere protagonisti per quanto riguarda l’installazione di termoscanner in attività commerciali, piccole e medie imprese ed industrie dislocate all’interno della provincia di Varese.
Per poter offrire ai nostri clienti una tipologia di prodotto per la misurazione della temperatura corporea è necessario, prima di tutto, farvi presente un quadro generale dei dispositivi presenti in commercio e valutare l’effettiva efficacia nel vostro specifico ambito lavorativo.
Escludendo i termometri digitali infrarossi e prendendo in considerazione solo le telecamere termografiche queste si suddividono grossolanamente per le dimensioni, la precisione e per la quantità di persone che queste apparecchiature elettroniche sono in grado di analizzare nello stesso momento. Il range di temperatura che mediamente le telecamere termografiche sono in grado di rilevare e processare va dai 30 ai 45 gradi Celsius. Sotto trovate una scala di paragone dei dispositivi per la misurazione della temperatura corporea.
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La soluzione più semplice e alla portata di tutti è senza dubbio quella che consente di effettuare la misurazione senza contatto attraverso un termometro digitale infrarossi, economico, con un buon grado di precisione e semplicissimo nel suo utilizzo. Un risvolto negativo però è quello che tale misura deve essere effettuata da una figura del personale che s’impegni a svolgere tale mansione, che comunque è dispendiosa sia in termini di tempo che di denaro.
Il suo ambito ideale è quello che prevede un numero limitato di persone, clienti e personale, da controllare, quindi piccole realtà aziendali e commerciali. Il suo range di tolleranza è di ± 0,2° e quello che commercializziamo noi è testato ed omologato in conformità con EN60601-1-2:2007 per ECM, abito medico. La distanza della misurazione deve essere compresa tra 1 e 10 centimetri. Il suo costo è di 115 euro.
Un’altra soluzione, che si trova a metà strada tra quella appena descritta e quella invece che proponiamo per grandi realtà vede l’installazione, su un cavalletto o un totem, di una telecamera termografica. Rispetto alla misurazione della temperatura attraverso un termometro infrarossi questo sistema non è invasivo e permette di rimanere a una maggiore distanza dalla persona che si vuole controllare. Un avviso acustico e ottico vi avviserà nel caso il soggetto risulta essere positivo a tale controllo.
Questo tipo di apparato può essere installato su un cavalletto e, attraverso un cavo USB, collegato a distanza ad un computer, dove l’immagine può essere visionata da un addetto o dipendente. La precisione, la tolleranza di questi dispositivi è normalmente di ± 0,5°. La distanza dal volto deve essere circa 1/1,5 metri. Il costo varia dai 1600 ai 2800 euro, in base alle features del modello prescelto.
Quella che proponiamo ad aziende che hanno un numero di dipendenti importante, che necessitano di un controllo più rapido ed accurato è la soluzione che prevede l’installazione di una telecamera termografica bullet, dome o turret e una black body. Tale sistema permette di poter tarare la telecamera con un’estrema accuratezza e di analizzare più persone, contemporaneamente, fino a 30 individui, posti nella stessa area con la funzione Face Detection. La tolleranza in questo caso è di ± 0,3°. L’altezza d’installazione varia dal 1,5 metri ai 2,5 metri e la distanza dal volto da 1 a 4 metri. Gli scenari operativi indicati per questo tipo di termoscanner sono ospedali, supermercati, istituti scolastici, cantieri, stazioni, sale d’attesa, aeroporti, aziende ed attività all’ingrosso.
I termoscanner che noi installiamo sono di diverse marche, tutte ottime e di grandi gruppi tecnologici a livello mondiale; Hikvision, Dahua, TVT e Visiotech sono alcuni di essi. Nei loro siti potrete rendervi conto dei prodotti che commercializzano. Per quanto riguarda i costi delle telecamere termografiche possiamo dire che la versione portatile, quella più adatta alla maggior parte delle piccole e medie imprese italiane e senza ombra di dubbio la più economica, grossolanamente, a seconda del modello, la cifra si aggira dai 2000 ai 3000 euro, mentre per la versione top si parte dai 5000 ai 15000 euro con black body compreso.
Operiamo a Gallarate, Besnate, Busto Arsizio, Cairate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza, Cavaria con Premezzo, Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano, Samarate, Saronno, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Tradate, Varese, negli altri centri della sua provincia e nelle principali località dell’alto milanese.
Hai bisogno di un preventivo gratuito o desideri saperne di più sulle nostre tipologie d’installazione per quanto riguarda le telecamere termografiche? Sentiti libero di richiederci un preventivo o di farci delle domande. Siamo a vostra disposizione per delucidazioni riguardo ai nostri servizi a Varese e provincia, o per un preventivo gratuito compila il modulo sottostante, e verrai ricontattato al più presto. Siamo presenti anche su WhatsApp, clicca sull’icona verde per comunicare con noi.
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Come nel caso degli impianti d’allarme per poter farvi comprendere in modo chiaro ciò che fa parte di un classico sistema di videosorveglianza abbiamo deciso di indicarvi quali sono i componenti specifici che di solito andiamo ad installare.
Le tipologie possono variare a seconda delle richieste del cliente, ma possiamo comunque delinearvi quelle che sono le linee guida di un sistema di telecamere con il suo apparato di registrazione.
Sistemi di registrazione DVR e NVR
Il componente principale di un impianto video è il registratore, ovvero l’apparato che permette di registrare e visionare le immagini presenti sull’hard disk.
Principalmente sono di due tipologie, e si differenziano in base al tipo di telecamere che ad esso viene collegato:
Le telecamere
L’occhio del sistema di video sorveglianza, il “grande fratello”, sono le telecamere che, come detto poc’anzi, posso essere fondamentalmente:
– analogiche
– AHD, digitali o IP.
La scelta di questa categoria può esser fatta in base alle proprie esigenze e alle proprie tasche.
Inoltre si può optare anche tra:
– la versione classica
– la versione miniaturizzata
Quest’ultimo tipo di telecamera, che può essere pin-hole o con ottica normale, può anche esser inserita e nascosta, in oggetti che sono già presenti nell’abitazione (villa, appartamento, attività commerciale) o che si possono aggiungere in base alle proprie esigenze.
I sistemi di visione
Le immagini vengono riprese dalle telecamere e quelle che vengono registrate possono, grazie ai nostri dispositivi, essere fruibili in loco tramite un monitor oppure, tramite ad una App, possono essere visualizzate sul proprio dispositivo mobile, tablet o smartphone. In questo modo potrete controllare di persona ciò che accade nel locale che volete sorvegliare garantendo la sicurezza delle persone a voi più care, la vostra famiglia e tutti i vostri beni più preziosi.
Per far comprendere alla clientela in modo chiaro ed esaustivo com’è composto un classico impianto antifurto abbiamo deciso di indicare quelli che sono i componenti specifici che di solito andiamo ad installare. Le tipologie possono variare a seconda delle richieste del cliente, ma possiamo comunque delinearvi quelle che solo le linee guida di un sistema anti effrazione.
La centrale d’allarme
La centralina è il cuore di tutto il sistema. E’ proprio qui infatti che tutti i sensori, la sirena, gli attivatori e i combinatore fanno capo. La centrale viene scelta in fase di preventivo in base al sistema che si preferisce utilizzare, scegliendo tra il sistema via radio o via filo.
Vi è la possibilità di acquistare una centrale che possiede al suo interno una tastiera per l’attivazione, un combinatore e una piccola sirena interna, tutto questo per ridurre al massimo il suo ingombro.
I sensori
La parte dedicata alla rilevazione di un eventuale effrazione da parte di terze persone è relegato dai sensori. Questi apparati, come tutti quelli che vi proponiamo, possono essere via radio o filari. La scelta viene fatta in base alle vostre esigenze e allo stato del locale dove si vuole installare l’antifurto.
Le tipologie dei sensori si differenziano inoltre per il tipo di controllo che devono fare.
Di norma si installano:
– sensori volumetrici a doppia o tripla tecnologia;
– sensori magnetici
– Conta impulsi
In base a ciò che vi verrà proposto e in base alla vostra scelta sarà possibile tenere le persiane o tapparelle chiuse o abbassate e le finestre aperte, classica situazione per i mesi estivi.
L’attivatore
Questo componente del sistema antintrusione permette al cliente di poter attivare e disattivare l’allarme, visionare i possibili guasti e configurare tutto il sistema. Normalmente il cliente viene fornito di telecomando o chiavetta che rende l’utilizzo dell’antifurto semplice e intuitivo.
La sirena
Anche in questo caso il sistema di avvisatore acustico-visivo, viene scelto in base alle esigenze del cliente. Infatti anche questa apparecchiatura può essere via radio o filare e può contenere o meno un segnalatore dello stato d’allarme.
Il combinatore e l’avviso remoto
Uno stadio molto importante per l’avviso di una presunta effrazione, oltre alla sirena, è quello che è composto dal combinatore telefonico, PSTN o GSM, oppure dall’avviso tramite App sul vostro dispositivo mobile. Un adeguato studio della vostra planimetria servirà a scegliere la posizione più adeguata degli apparati e tramite il vostro Smartphone potrete sapere in ogni istante lo stato del vostro impianto.